PARIGI
Tipologia : fai da te
Parigi è una città che non si finisce mai di scoprire, perciò ci torno sempre volentieri.
Come raggiungerla
Se si trova una buona offerta l’aereo è il mezzo più veloce per raggiungerla, io però ci sono quasi sempre andata in treno, specialmente se con un piccolo gruppo ho potuto occupare un’intera cabina, chiudermi dentro e dormire con tutti e due gli occhi chiusi.
Il treno consente di sfruttare appieno le giornate, la scelta quindi, oltre che dai costi, dipende anche dai giorni a disposizione. Poiché le offerte hanno posti limitati conviene prenotare prima possibile.
Documenti di viaggio
E’ sufficiente la Carta d’Identità valida per l’espatrio (controllare la data di scadenza).
Portare la tessera sanitaria.
Elettricità
220 V con prese uguali a quelle italiane
Come muoversi
La metropolitana di Parigi risale al 1900 ed è il mezzo più pratico per spostarsi.
A seconda dei giorni di permanenza chiedete alla biglietteria della Metro cosa può convenire.
Ad esempio l’abbonamento settimanale valido per un numero illimitato di corse (verificare le zone di validità). Per l’abbonamento portare una fototessera.
Il modo migliore per assaporare Parigi resta comunque camminare tantissimo!
Per andare a Versailles occorre prendere la RER (metro extraurbana), il costo è extra abbonamento.
Cosa vedere
La Tour Eiffel, gli Champs Elysées, l’Arc de Triomphe, il Louvre (suggerisco di non perdere gli appartamenti reali di Napoleone), Place de la Concorde, i Jardins des Tuileries, i Grands Boulevards, Place Vendome e le sue gioellerie, rue de Rivoli, il quartiere del Marais, la meravigliosa Place des Vosges, il giardino dell’Hotel de Sully, l’Hotel de Sens, la Senna con i suoi bouquinistes (librai), l’Ile Saint Louis e Ile de la Cité, la cattedrale di Notre Dame, la Mouffetard, Saint-Germain des Près, il Jardin du Luxembourg, Saint-Sulpice, il Museo d’Orsay, Montmartre, Place du Tertre e il Sacré Coeur, le Galeries Lafayette, i Passages (gallerie commerciali ottocentesche), le pasticcerie Ladurée, Place de la Madeleine con i suoi negozi di prelibatezze alimentari Fauchon e Hediard e i sotterranei bagni pubblici liberty risalenti al 1905, il mercato di Saint-Ouen, il teatro capolavoro Palais Garnier, il Museo Rodin (mai avrei pensto di emozionarmi tanto per la scultura), il Museo Carnavalet (storia di Parigi), gli Hotels Particuliers, la Fondazione Dina Vierny al Musée Maillol, il Museo Jacquemart-André (ottimo lo spuntino nella sua bellissima sala da pranzo), il Musée Nissim de Camondo, il Musée Picasso e chi più ne ha più ne metta!
Hotel
Solitamente prediligo il quartiere del Marais.
Le camere parigine sono spesso piuttosto piccole.
La doppia ha un letto matrimoniale alla francese (un po’ più piccolo).
La camera con due letti separati ha solitamente un costo più elevato.
Dove mangiare:
segnalo giusto un paio di posti
LE BARON ROUGE – ostricaio
BOFINGER
I miei quadri
Un’estate sono stata a Parigi, da sola due settimane, armata di pennelli e colori.
Nella Gallery ci sono alcuni dei miei dipinti e questa è la loro storia:
Vue de la Tour de Notre-Dame (quadro all’inizio del testo)
Per me che soffro di vertigini, salire in cima a Notre Dame per dipingere la spettacolare vista che si gode da lassù è una vera sfida ma il risultato è appagante.
51, Quai Bourbon, Ile Saint-Lois
Seduta sul muretto che costeggia la Senna dipingo indisturbata le case che si riflettono sui vetri di una finestra fino al passaggio di una coppia di turisti che vuole acquistare (senza riuscirci) il piccolo quadro.
Stand n.57- Allée n.2 – Marché Vernaison – Sain Ouen
Sono un’appassionata di mercati delle pulci e Saint Ouen è ricco e interessante.
Nel vedere lo squarcio che intendo dipingere mi siedo su una chaiselongue esposta in vendita e Michel, il gentile proprietario dello Stand 57, mi mette a disposizione anche un tavolino e mi porta anche da bere!
Space’ Hair, 10 Rue Rambuteau
Nel quartiere del Marais entro da un parrucchiere chiedendo che mi venga cambiato il look. Mi ci trattengo diverse ore mentre lo stereo manda musica a palla e la vodka orange continua a girare. Ne sorte un quadro psichedelico quasi fedele alla realtà ed esco molto soddisfatta. Purtroppo il negozio non c’è più.
Jardins au Carreau du Temple
Nel quartiere ebraico, vicino al bellissimo mercato coperto del Carreau du Temple, appoggiandomi ad una macchina nel parcheggio, ritraggo tre simpatici vecchietti che discorrono animatamente seduti su una panchina.
Marché de la rue Mouffetard
Difficile ritrarre l’atmosfera di questa animata via sulla quale si affacciano banchi di frutta, fiori, formaggio ecc, et voilà!
Chez Eugene – Place du Tertre, Montmartre
Il famoso Chez Eugéne prospera tutt’oggi nella famosa piazza degli artisti di Montmartre.
Essendo territorio esclusivo degli artisti, mi piazzo seduta ad un bar consumando un tè e velocemente disegno ciò che vedo. Tinteggio di rosso, il colore predominante del locale, i punti principali riproponendomi di finire il quadro per bene una volta tornata in albergo. Quando arrivo a pagare mi accorgo di non avere neppure un centesimo. Lascio il quadro in pegno al cameriere, vado a prendere i soldi, torno e lo riscatto. Invece di ultimarlo “normalmente” lo sciacquo sotto l’acqua e decido che mi piace così, gli do solo un paio di tocchi di bianco. Oggi è appeso al muro della cucina della mia amica Elena e quando vado a casa sua è bello rivederlo.
Ndr: ho dipinto su cartoni telati (per via del peso) di dimensione variabile ma comunque piccola (10×15, 14×22, 18×24) e tavolette di legno preparate da mio padre (dimensioni 7×7, 11×15).